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Il CAMMINO che unisce le Valli cuneesi _ Intervall

La formula Trail del progetto INTERVALL è stata testata da 4 pionieri, eccovi le loro gesta! Denis Fea 40 anni di Lequio Tanaro, Giacomo Bergese 33 anni di Carrù, Matteo Devalle 33 anni di Dogliani e Francesco Filippi 32 anni di Carrù sono partiti giovedì 2 giugno da Pagno, e in circa 60 ore, hanno raggiunto il Santuario di Vicoforte, sabato 4, nel pomeriggio.

Itervall Ultra Trail Marathon, grazie alla collaborazione di Terres Monviso, permetterà a tutti coloro che anche in fase successiva percorreranno il tracciato, di avere la possibilità di registrare la loro performance sul sito di Terres, inviando la descrizione, la durata e la traccia gpx alla mail staff_sindaco@comune.saluzzo.cn.it
È stata la Compagnia del Buon Cammino a disegnare e definire questo lungo percorso che valorizza questi territori poco conosciuti, non toccati dall’edificazione pesante di tante realtà, dove ancora si possono trovare panorami splendidi, realtà sociali autentiche e presenza di storia tradizioni poco conosciute.

Il racconto dei Pionieri:

"Questa malsana idea, come tutte le migliori idee, ci è venuta durante una cena lo scorso autunno. Sarà stato il vino o l'ambiente ovattato creato dai primi freddi autunnali, ma ci è parsa da subito ottima.
Davvero geniale.
Il programma era quello di trovare un modo di allenarsi per il Tor Des Geants di settembre 2022 (gara di 350 km e 30000 m di D+ su e giù per le alte vie della Valle d'Aosta). Volevamo però qualcosa nelle nostre zone, un Tor della provincia Granda, e alla fine abbiamo trovato l'Intervall, sentiero di cui qualcuno di noi aveva sentito parlare negli anni passati. Ci siamo subito appassionati di questo giro che attraversa quasi tutte le valli cuneesi in bassa quota, passando quindi nelle terre di mezzo, le classiche zone in cui non si va d'inverno perché non c'è abbastanza neve e non si va d'estate perché il richiamo della "montagna vera", quella dei passi detritici e dei colli a 3000m è troppo forte per fermarsi in bassa valle, se non per una colazione veloce. 
Abbiamo dunque fatto la traccia con non poca fatica e ci siamo ritrovati davanti ad un serpentone lungo 215 km con più di 8000 m di dislivello positivo: non potevamo volere di più, era la lunghezza che volevamo per poter stare due notti a correre in giro e superare il nostro record di percorrenza massimo, che al momento era quello della 100 miglia del Monviso (165 km nel luglio del 2021).
L'idea iniziale era di farla i primi giorni dell'anno, sperando che non nevicasse troppo, poi diremmo quasi "per fortuna" il covid ci ha messo i bastoni fra le ruote e fra un weekend impegnato ed una gara, siamo arrivati al ponte del 2 giugno, che ci ha permesso di avere il tempo di percorrere la traccia ma anche di avere un giorno in più per riposare prima di tornare ognuno ai nostri lavori.
Il sentiero permette di ammirare boschi incontaminati e borgate dimenticate da anni, tant'è che senza una traccia sull'orologio ci si potrebbe perdere ad ogni bivio.
Abbiamo avuto la fortuna di non avere grossi problemi fisici ed il meteo è stato dalla nostra (qualche ora di pioggia venerdì ma gestibile).
Un paio di pause lunghe in cui abbiamo mangiato un piatto caldo e dormito un'ora, qualche pausetta breve in cui riposarci 10-15 minuti, amici, parenti, birrette, pisolini per terra e su panchine, ci hanno accompagnato per le 52 ore, facendo sì che l'umore non calasse mai sotto la soglia minima vitale di queste attività, specialmente mentre aumentavano sonno e stanchezza.
Noi lo abbiamo percorso integralmente, ma tranquilli: si può anche dividere in pezzi per godere ancora di più della fauna e della flora di questa quota.

Un territorio che ha ottenuto il riconoscimento dall’UNESCO come Riserva della Biosfera del Monviso, una terra discreta, ma di straordinaria bellezza e unicità.

Queste valli sono il territorio ideale per chi ama la montagna e la natura e soprattutto lo sport all’aria aperta: dal trekking alle passeggiate a cavallo; dal mountain bike all’arrampicata sportiva e su ghiaccio; dal kite surf al parapendio; dallo sci alpino a quello di fondo; dalla canoa al rafting.