mi chiamo Andrea Pons e faccio felicemente parte del progetto interdisciplinare “Il Giardino dei Folli”, un gruppo di lavoro orientato alle cure integrate, allo sviluppo della consapevolezza e alla salute globale. Nato nel 2020, il progetto vuole promuovere i principi etici universali, gli orientamenti ecosostenibili e il dialogo interdisciplinare divulgando conoscenze scientifiche, diffondendo pratiche di benessere psicofisico, organizzando eventi e laboratori, studiando e integrando gli strumenti di cura delle varie tradizioni e culture umane secondo un approccio sistemico multidimensionale e una concezione olistica della salute.
Da sempre amo il camminare, già in tenera età i miei genitori mi portavano tra le nostre stupende Alpi, e anche se molte volte ero fortemente contrariato dalla fatica e dall’immancabile mancanza di comfort che lo stare in ambiente ci dimostra immediatamente, non posso far altro che ringraziare mio padre e mia madre per aver fatto nascere in me la passione per la montagna e per avermi permesso di comprendere quanto il viverla possa essere solidamente edificante sia per il corpo che per la mente.
Con il passare degli anni la mia modalità di vivere l’ambiente naturale si è modificata, da fasi caratterizzate da un approccio agonistico ad uno più allineato ai momenti di vita e ai ritmi della vita stessa.
Nel 2017 ho percorso il cammino Francese da Sant-Jean-Pied-de-Port a Santiago di Compostela e posso dire che lì ho capito la profondità del cammino come viaggio di introspezione; credo che solo facendo un’esperienza di questo tipo se ne possa comprendere pienamente il significato: invito chiunque possa farlo a partire e vivere almeno una volta nella propria esistenza quella dimensione.
Il cammino di Santiago ha chiaramente consolidato la mia passione e oltre a camminate classiche ho proposto in qualità di insegnante yoga delle esperienze di camminata a piedi nudi in ambiente naturale.
Mi occupo da ormai vent’anni del corpo umano e di tecniche per il benessere psicofisico, ne ho conosciute, sperimentate e proposte veramente tante, ma una tra le più facili e costantemente fruibili rimane il cammino, con la ricerca intenzionale di vivere coscientemente il proprio corpo mentre ci si immerge nella natura.
Il progetto “Il cammino delle 7 valli” nasce quindi, anche se in maniera del tutto casuale, come sintesi e manifestazione di questa mia passione. Un giorno Benedetta mi ha regalato un pacchettino con dei cristalli chiamati “Gocce di luce” creati da Remedia Erbe come parte del progetto “Ecosovversione”.
All’inizio pensavo fossero cristalli da mettere nella bottiglia d’acqua da cui si beve, ma una volta arrivato a casa ho letto il libricino allegato e ho visitato il loro sito web, comprendendo l’idea e la ricerca alla base del loro progetto che condivido ampiamente.
Insomma, la mattina dopo mi sono svegliato e ancor prima di fare colazione ho scritto di getto il progetto: le motivazioni , il percorso, le tappe e le associazioni che mi piacerebbe coinvolgere.
Si tratta di un percorso a piedi di circa 350 Km con 8000 D+ e mi sono prefissato di concluderlo in 15 giorni. Quello che voglio fare è portare nei cinque fiumi maggiori delle valli che circondano Saluzzo una Goccia di luce, un atto simbolico che vuole essere l’inizio di qualcosa di diverso, una nuova possibilità in un mondo attualmente basato sulla separazione e sull’arrivismo personale.
Mi piacerebbe con questo mio gesto dare voce e attenzione ad alcuni temi a cui tengo particolarmente, sperando che vengano sentiti, accolti amorevolmente e condivisi da un maggior numero di persone:
_ Siamo un unico grande sistema che interagisce, nessuno può essere lasciato da parte.
- Possiamo essere più sensibili alle tematiche sociali dei nostri luoghi di appartenenza occupandocene attivamente, per esempio semplicemente chiedendo al vicino di casa “come stai?” con reale interesse.
- Proviamo a coltivare nella nostra soggettività una rinnovata connessione alla natura e all’ambiente come fonti di energia, benessere e profonda rigenerazione. In due parole: rispetto e riconnessione. Impegniamoci a vivere l’ambiente naturale non come luogo da sfruttare ma come luogo con cui condividere e a vivere la montagna non solo come prova di prestazione ma come bacino infinito di intelligenza naturale da cui attingere liberamente e rispettosamente Il progetto vuole promuovere una raccolta fondi per lasciare qualcosa di concreto a chi è giusto che riceva sostegno: ho pensato a quattro associazioni del territorio che si occupano di argomenti differenti che ritengo tutti molto importanti.
La prima donazione, di carattere simbolico, sarà dedicare la deposizione dei cristalli nei vari fiumi ad ognuna di queste realtà.
La seconda sarà incoraggiando le persone che apprezzano il progetto a fare una donazione direttamente all’associazione che si preferisce.
Una terza modalità di raccolta fondi, sarà la donazione(che avverrà sempre in forma diretta alle associazioni) in cambio di una fotografia da me scattata durante l’esperienza.
Le immagini verranno esposte sul sito web de “Il Giardino dei Folli”, che sostiene la mia iniziativa.
L’evento sarà infatti l’occasione di presentare simbolicamente la visione alla base della nostra attività che non solo si esprime in una appassionata ricerca tecnica, teorica e pratica al fine di integrare le nostre discipline in un modello multidimensionale di cura, ma anche di costruire reti di interazione e interscambio tra le realtà territoriali che condividono valori e principi di solidarietà, connessione, integrazione, collaborazione, scambio intellettuale e culturale, rispetto e protezione per i sistemi viventi e non viventi.
La raccolta fondi sarà a favore di queste 4 associazioni:
- Ass. C.R.A.S. “Centro Recupero Animali Selvatici” di Bernezzo
- Ass. C.N.S.A.S. “Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico” XIV DELEGAZIONE ALPINA
- ONLUS “Mai più sole” di Savigliano
- ONLUS “Voglia di crescere” di Busca
Chiunque vorrà potrà camminare al mio fianco per la durata della tappa o per una parte di essa.
Chiederò anche sostegno attraverso l’ospitalità diretta in rifugio, posti tappa o case private. Qui di seguito la tabella riassuntiva del percorso previsto nell’arco di 15 giorni. Grazie a chi vorrà contribuire al progetto, in qualunque modo.
Grazie di cuore.
Andrea
Giorno | Tappa | Posa | Km/Ore | Dislivello | |
1 | Saluzzo – Dronero | 30 Km | 400 D+ | ||
2 | Dronero – Stroppo | 23 Km | 470 D+ | ||
3 | Stroppo – Chiappera | 1° ʘ Sorgenti fiume Maira | 20 Km | 530 D+ | |
4 | Chiappera – Colle di Bellino – Sant’Anna | 5/6 ore | 1200 D+ | ||
5 | Sant’Anna – Colle del Rastel – Chianale | 2° ʘ Sorgenti fiume Varaita | 4/5 ore | 600 D+ | |
6 | Chianale – Rore | 25 Km | 900 D- | ||
7 | Rore – Saluzzo | 33 Km | 600 D- | ||
8 | Saluzzo – Bagnolo P.te | 25 Km | 30 D- | ||
9 | Bagnolo P.te – Perosa Argentina | 30 Km | 300 D+ | ||
10 | Perosa Argentina – Pattemouche | 31 Km | 1000 D+ | ||
11 | Pattemouche – Colle Valletta – Prali | 3° ʘ Sorgenti fiume Chisone | 6/7 ore | 1100 D+ | |
12 | Prali – Rifugio Lago Verde | 3/4 ore | 1100 D+ | ||
13 | Rifugio Lago Verde – Rifugio Willy Jervis | 4° ʘ Sorgenti fiume Pellice | 5/6 ore | 800 D- | |
14 | Rifugio Willy Jervis – Colle Manzol | 5° ʘ Sorgenti fiume Po | 6/7 ore | 1300 D+ | |
Colle Armoine – Pian del Re | |||||
15 | Pian del Re – Saluzzo | 39 Km | 1700 D- |