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Camper itinerari: Terres Monviso, cultura occitana tra Italia e Francia

Visitiamo il territorio francese delle Terres Monviso, partendo sempre dall’Area di sosta di Saluzzo: attraverso il Colle dell’Agnello (aperto da maggio a ottobre) giungiamo nel Guillestrois-Queyras, proseguiamo nel territorio di Serre-Ponçon e rientriamo in Italia, risalendo la Valle dell’Ubaye, attraverso il Colle della Maddalena:

1° giorno:

Molines en Queyras, villaggio dall’architettura tradizionale è la nostra prima tappa. Il panorama è composto da ampi spazi in cui si alternano pascoli alpini e larici che si vestono di sfumature di verde in primavera ed estate, per poi assumere sgargianti sfumature arancioni in autunno.

Ci sono due interessanti soluzioni per la sosta dei camper: l’area sosta attrezzata in località Les Taoures o il Camping de Chanterane.

Saint Véran è come un vasto libro aperto al sole a 2042 metri di altitudine, l’aria pura della città più alta d’Europa (2040 m) invita a rallentare il tempo. Le sue vie pedonali tra le case,

le sue fontane e le sue croci, le terrazze con vista mozzafiato ti rilassano e la sera puoi tuffarti tra le stelle dal villaggio o dall’osservatorio. Dal paese possiamo fare una bellissima passeggiata alla Cappella di Clausis e al lago della Blanche con una sosta al rifugio omonimo (nel periodo estivo è attivo un servizio navetta).

Saint Veran offre un’area di sosta camper con stupenda vista sul Monviso.

Abriès-Ristolas: Abriès ha conservato il suo carattere di gioiosa località gastronomica, con le sue piccole botteghe e il suo centro vivace e colorato. Nei ristoranti si può gustare un piatto tipico della cucina locale: la Tartiflette.

Un favoloso bike-park si trova all’uscita del paese proprio di fronte al campeggio Queyras Caravaneige aperto tutto l’anno.

2° giorno:

Château-Ville-Vieille: sulla Piazza dell’Ufficio Turistico di Ville-Vieille, crocevia del nostro itinerario nel Queyrassin, potremo fare scorta di prelibatezze artigianali e raccogliere tutte le informazioni sul territorio. Forte Queyras, luogo inespugnabile, con alte torri rotonde e pareti a cascata aggrappate alla roccia. Secoli di storia ci aspettano in questo castello medievale trasformato in forte da Vauban e ci fanno immergere nella storia del Queyras, degli Escartons e del Delfinato.

Arvieux: con il suo mitico Col de l’Izoard, la sua Casse Déserte, meraviglia del Delfinato, scopriremo una delle valli più famose delle Alpi. A piedi, in bici o in moto d’estate, con le ciaspole, con gli sci d’inverno, Arvieux sarà un paradiso infinito di paesaggi e divertimento.

Photo Credits: Valter Rosso

Ceillac: situata alle porte del Queyras, la valle di Ceillac ci sorprenderà. Con grande stupore, dopo 8km di strada pittoresca, si accede ad un meraviglioso e vastissimo altopiano assolato!

Ceillac si divide principalmente in tre parti: il Villaggio Principale, l’Ochette, e il Borgo della Clapière. Due le chiese: la più antica, Santa Cecilia, si trova in direzione del borgo della Clapière, mentre San Sebastiano, al centro del Villaggio, ha un curioso campanile con sei campane unico in Francia. Numerosi negozi e servizi disponibili tutto l’anno cipermetteranno di trascorrere delle vacanze perfette!

Nella valle di Ceillac ci sono due campeggi: il campeggio municipale di Les Moutets e il campeggio di Les Mélèzes.

3° giorno:

Guillestre: su un altopiano a 1000 metri di altitudine, con le sue testimonianze di borgo medievale dalle porte in legno scolpito, è costellato di viuzze di marmo rosa. I ristoranti e i negozi sono aperti tutto l’anno, così come l’ufficio turistico per dare tanti buoni consigli!

Il tulipano di Guillestre, specie endemica unica al mondo, è l’unico tulipano selvatico delle Hautes-Alpes. Bella pianta violacea bordata di blu, cui è dedicato un intero appezzamento alla Maison de la Nature, dove si può contemplare in aprile/maggio.

Sono quattro i campeggi dove è possibile sostare (verificare i periodi di apertura): Camping La Ribiere, Camping La Rochette, Camping du Parc le Villard, Camping Chalets Résidentiels St James Les Pins.

Photo Credits: Fabrice Amoros

Mont-Dauphin: la piazzaforte di Mont-Dauphin fu creata dall’ingegnere militare Vauban su ordine del re Luigi XIV in seguito all’ invasione dell’esercito sabaudo nel 1692. Costruita tipicamente a forma di stella su di un altopiano ripido, la fortezza bloccava l’accesso alla valle della Durance. La piazzaforte perdette la sua utilità militare e fu a poco a poco abbandonata dall’esercito, diventando Monumento storico nel 1966. Le mura di pietra rosa,i fossati, i bastioni e le caserme non hanno subito assedi e sono perfettamente conservati. Adesso vive nel cuore della fortezza un paese insolito di 170 abitanti, uno dei più piccoli comuni di Francia. Mont-Dauphin è uno dei 12 siti fortificati da Vauban iscritti dall’UNESCO al Patrimonio dell’Umanità nel 2008.

Embrun, soprannominata la “Nizza delle Alpi” per il suo clima soleggiato e tonificante, rivela il volto di una città sorridente e colorata, rinomata per la sua arte di vivere e ilfascino del suo centro storico. Arroccata sulla sua roccia di 80 m, offre un panorama eccezionale sulla Durance e sul lago di Serre-Ponçon. Embrun combina armoniosamente l’architettura medievale, arcivescovile e provenzale, con belle piazze e vasti giardini boscosi.

Per pernottare ci sono alcuni campeggi nei dintorni, in particolare a Savines-le Lac un’ottima area di sosta, con elettricità e camper service.

4° giorno:

Le Sauze-du-Lac: sulla strada che da Savine-le-Lac porta a Sauze-du-Lac si possono vedere “Les Demoiselles Coiffées”, curiosità geologica calcarea che sale verso il cielo. Le Demoisellec sono le cugine francesi e slanciate dei “Ciciu” del Villar in provincia di Cuneo, piramidi di terra con una pietra come cappello. Vale la pena fermarsi ad ammirarle.

Le Lauzet Ubaye: all’ingresso occidentale della valle dell”Ubaye, il villaggio di Lauzet è pittoresco nei suoi vicoli e nella piccola piazza della chiesa. Il nome Lauzet, etimologicamente, significa piccolo lago, ed infatti il laghetto è la principale attrazione del villaggio. Proprio sulle rive dello stesso c’è una piccola area di sosta riservata ai camper.

Photo Credits: Valter Rosso

Barcelonnette, perla unica e affascinante delle Alpi del Sud, è immersa nel cuore della valle dell’Ubaye Serre-Ponçon, alle porte del parco nazionale del Mercantour. Barcelonnette ha un sapore distintamente messicano, tutto da scoprire con le sue villea tipiche, le sue piazze vivaci dal fascino intenso ed il suo centro storico dai colori caldi. Il suo centro pedonale abbonda di buoni ristoranti, di tanti negozi e, naturalmente, di sorprendenti ville note come le ville “dei messicani”, eredità di un’epoca che ha segnato la città per sempre. La storia di Barcelonnette è legata intimamente alle Americhe: nel XIXsecolo, alcune migliaia dei suoi abitanti sono partiti per l’avventura in Messico in cerca di fortuna. Gli emigranti, tornati al paese, ormai benestanti commissionarono belle residenze borghesi, dall’architettura influenzata dal gusto messicano. La tradizione vuole che ad agosto ricorra la Festa latino-americana con mariachi, costumi e piatti tipici del centro America.

Ci sono alcuni campeggi, ma anche una capiente area di sosta camper nei pressi del fiume Ubaye con camper service.

5° giorno:

Jausiers: con il castello di Magnans come sfondo, il lago Siguret è un must per grandi e piccini! Il suo perimetro, paesaggistico e alberato, ne fa un vero paradiso estivo per le numerose attività in acqua e intorno all’acqua. La Maison de Pays è la vetrina di tutti gli appassionati produttori locali, artigiani ed

agricoltori con vari mestieri dal casaro al saponificatore, passando per l’allevatore di pecore, al vasaio o al coltivatore di cereali.

L’area di sosta camper si trova vicino al fiume Ubaye all’ingresso del paese ed è dotata di camper service.

La Condamine-Châtelard, il Forte di Tournoux, massiccio e spettacolare, costituisce il fulcro del sistema strategico della valle; fu costruito a partire dal 1843 come protezione dalle invasioni dall’Italia. Si eleva dalla batteria B12 (1.330 m), un gruppo di casematte di cannoni scavate nella roccia, al forte medio (1.550 m), e infine al forte superiore (1.690 m), organizzato intorno a una caserma.

Saint-Paul-sur-Ubaye, un villaggio di alta montagna tipico e autentico, con ben due musei: il museo di Saint-Paul-sur-Ubaye – Strumenti, Gesti e Opere narra il lavoro agricolo, le tecniche di trasporto, i mestieri scomparsi e presenta in particolare due attività, la lavorazione della canapa e della lana; il Museo della moto, ospitato in un vecchio fienile, è una collezione di 70 mezzi ancora funzionanti, risalenti ad un periodo che va dal 1925 al 1996.

Val d’Oronaye è nata dalla fusione di Larche e Meyronnes e si trova a 7 chilometri dal confine Italiano in un ambiente bello e selvaggio. Attraverso il Colle della Maddalena si rientra in Italia in Valle Stura.

Un territorio che ha ottenuto il riconoscimento dall’UNESCO come Riserva della Biosfera del Monviso, una terra discreta, ma di straordinaria bellezza e unicità.

Queste valli sono il territorio ideale per chi ama la montagna e la natura e soprattutto lo sport all’aria aperta: dal trekking alle passeggiate a cavallo; dal mountain bike all’arrampicata sportiva e su ghiaccio; dal kite surf al parapendio; dallo sci alpino a quello di fondo; dalla canoa al rafting.