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costumi carnevale demonte

Il Carnevale di Demonte

Un po’ di storia…

La tradizione del Carnevale in Valle Stura ha radici molto profonde e a Demonte fu sempre festeggiato con i “magnin”, gruppi di ragazzi così chiamati per il loro viso annerito, pitturato con un sughero tinto nel carbone o bruciacchiato sul fuoco, che passavano cantando e suonando in tutte le case ricevendo in cambio uova, farina e vino.

In questo periodo le occasioni di divertimento aumentavano anche per gli adulti e, oltre ai ricevimenti nelle dimore dei notabili e della nobiltà del paese, si svolgevano numerose serate danzanti.  Gli operai, della cosiddetta banda bianca, si riunivano al Circolo alla Crapa dove una pianola e le fisarmoniche di Pinetu, Ottimo e Cintu rallegravano la festa. I maschi pagavano una quota di iscrizione mentre le ragazze erano gentili ospiti; molta gente, soprattutto bambini e anziani, si limitava ad osservare dalla bassa finestra che dava sulla strada.    

costumi carnevale demonte

La Festa più attesa era il gran Veglione di Carnevale nel salone del municipio che, sgombrato dalle poltrone dei Consiglieri per l’occasione, veniva addobbato sfarzosamente con perfette composizioni floreali. 

Suonava un’orchestra dal vasto vasto repertorio e in un angolo si allestiva il servizio di buffet. L’ambiente era molto elegante e popolato da studenti, la cosiddetta banda nera, dagli ufficiali in servizio a Demonte, dai notabili del luogo e da invitati di tutta la valle. Capitava poi che il salone comunale fosse così straripante da dover fare la “promenade” per sfoltire la sala e permettere a tutti di danzare.

Verso il 1955, per opera del presentatore Vittorio Bellini, si iniziò a fare ogni anno la sfilata dei carri carnevaleschi. Demonte preparò quello della famiglia Brambilla che partiva su un’auto decappottata per andare in vacanza: il carro era dotato di un meccanismo per sparare farina e, davanti al municipio, l’intera banda musicale in divisa blu divenne bianca!

Un altro gruppo impersonato dai quatto uomini più alti del paese rappresentava i quattro più grandi del momento: Stalin, De Gaulle, Churchill e Roosevelt. Dal balcone comunale leggevano un divertente ed arguto discorso a tutta la popolazione.

Su un carro sedeva invece il re del Carnevale, detto Kant, e la sua consorte Monna Demontina, circondati dalle damigelle, dai paggetti e dai cortigiani. 

Gli abitanti di Aisone, siccome le loro patate erano considerate le migliori della Vallata, costruivano con la carta pesta una patata enorme, mentre i Vinadiesi modellavano un plastico raffigurante il Vallone di Sant’Anna.

Alcuni anni presenziavano al Carnevale di Demonte anche la Regina di Saluzzo, “la Castellana”, e il re di Cuneo, Gironi, su un carro che sparava caramelle e borotalco. Nel 1958 il gruppo folkloristico di Demonte rappresentò anche la Provincia di Cuneo alla celebrazione del 150° anniversario del carnevale di Torino.

Carnevale 2023 a Demonte

Il 18 e il 19 febbraio il comune di Demonte ospiterà il Carnevale della Valle Stura: scopri il programma dei festeggiamenti sul nostro calendario eventi.

Un territorio che ha ottenuto il riconoscimento dall’UNESCO come Riserva della Biosfera del Monviso, una terra discreta, ma di straordinaria bellezza e unicità.

Queste valli sono il territorio ideale per chi ama la montagna e la natura e soprattutto lo sport all’aria aperta: dal trekking alle passeggiate a cavallo; dal mountain bike all’arrampicata sportiva e su ghiaccio; dal kite surf al parapendio; dallo sci alpino a quello di fondo; dalla canoa al rafting.