La chiesa originaria, costruita nel 1321 a spese della comunità come recita l’iscrizione sull’ingresso, aveva un orientamento est – ovest e occupava solamente lo spazio della prima campata odierna. Intorno al 1460 (secondo la data che compare su un capitello) fu aggiunto il pronao con colonne ottagonali in pietra. Nella seconda metà del XVII secolo fu radicalmente trasformata: fu cambiato l’orientamento (spostando il portale medievale) e la struttura venne ampliata; si mantenne però il campanile romanico, inglobato nella navata destra.
Al Seicento appartengono anche i grandiosi altari – tra i più belli della valle – in legno scolpito, dipinto e dorato che abbelliscono l’interno diversamente piuttosto spoglio; la prima cappella a destra, che ospita il bell’altare del Rosario, era decorata da un affresco con la Battaglia di Lepanto, non molto diverso da quello presente a Demonte, che fu poi sacrificato nel 1960 per la costruzione della Grotta di Lourdes.
Nel 1833, la costruzione del maestoso Forte che ancora oggi domina il paese portò all’idea di abbattere la chiesa, ma l’intervento del re Carlo Alberto scongiurò la demolizione con immensa gratitudine della popolazione, come ricorda una lapide nella navata destra.
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