Edificato tra il 1676-78 per volere di Giovanni Gerolamo Galleani, fu fabbrica di filati di seta fino alla metà degli anni ’30 del ‘900.
In seguito fu adibito a caserma tra il ’39 e il ’43 e oggi Museo del Setificio Piemontese. Negli anni ’90 il Consiglio d’Europa definì il Filatoio Rosso “il più insigne monumento storico-culturale di archeologia industriale in Piemonte”. Prese progressivamente piede la consapevolezza che il Filatoio fosse un bene prezioso da preservare. Nacque nel 1999 un Comitato, diventato Fondazione.
Oggi accoglie, oltre a mostre temporanee d’arte, il permanente Museo del Setificio Piemontese, con l’obiettivo di valorizzare non soltanto l’edificio, ma un intero territorio, divenendo una sorta di baluardo della memoria storico-economica piemontese.