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Zafferano di Caraglio e della Valle Grana

Info
Maggiori informazioni
Consorzio di Promozione, Tutela e Valorizzazione del Söfran – Zafferano di Caraglio e della Valle Grana; Via Roma 44, Valgrana
Contatti
el. 345 9333591; info@ zafferanovallegrana.it; www.zafferanovallegrana.it

Diverse fonti storiche attestano che lo zafferano veniva già coltivato nel Medioevo sulle colline del Marchesato di Saluzzo. Nella seconda metà dell’Ottocento lo zafferano di Antonio Delpuy, cittadino di Caraglio, comune situato alla bocca della Valle Grana, è presente alla “Prima esposizione agraria, industriale, artistica della Provincia di Cuneo”. Più recentemente, l’iniziativa di diversi agricoltori dalla Valle Po alla Valle Stura e della pianura saluzzese, unita al particolare microclima della zona pedemontana, ha favorito la riscoperta dell’“oro rosso” ricavato dagli stigmi essiccati dei fiori del Crocus sativus, pianta tubero-bulbosa appartenente alla famiglia delle iridacee. Si tratta di piccole produzioni di qualità ottenute perlopiù con metodi manuali, senza uso di erbicidi e pesticidi. Oltre a essere una spezia versatile che tinge di giallo i piatti che impreziosiscono la tavola, lo zafferano è impiegato come cosmetico e farmaco dalle molteplici proprietà.

Un territorio che ha ottenuto il riconoscimento dall’UNESCO come Riserva della Biosfera del Monviso, una terra discreta, ma di straordinaria bellezza e unicità.

Queste valli sono il territorio ideale per chi ama la montagna e la natura e soprattutto lo sport all’aria aperta: dal trekking alle passeggiate a cavallo; dal mountain bike all’arrampicata sportiva e su ghiaccio; dal kite surf al parapendio; dallo sci alpino a quello di fondo; dalla canoa al rafting.