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Camper itinerari: Valle Varaita, la “Valle Smeraldina”

Photo credits Lucio Rossi

Ci dirigiamo dall’area di sosta di Saluzzo verso Verzuolo e percorriamo tutta la valle che si presenta straordinariamente verde, tanto da essere definita la “Valle Smeraldina”:

1° giorno:

Verzuolo è il primo paese che incontriamo sul percorso in direzione della prima tappa, Piasco, dove ha sede la Salvi Harps, quella che probabilmente è la più grande fabbrica di arpe del mondo ed il contestuale Museo Victor Salvi che è il primo ed unico museo dedicato interamente all’arpa, alla sua storia ed al suo universo sonoro (per le visite è necessaria la prenotazione). Proseguiamo per Costigliole Saluzzo, il paese dei castelli, che, con la sua posizione sulla collina ed il clima mite, può vantare particolari coltivazioni, quali quelle dell’albicocca tonda di Costigliole e dell’uva Quagliano.

Raggiungiamo quindi Busca, con l’interessante Castello del Roccolo, e attraverso la colletta (la strada è stretta, quindi da percorrere con prudenza) arriviamo a Rossana, dove è visitabile l’Ecomuseo della Resistenza in Palazzo Garro. Giungiamo a Venasca, conosciuta per la fiera autunnale delle castagne e per il mercato dedicato a questi frutti noto a livello nazionale.

Rivolto interamente al suono e alla musica, la Fabbrica dei Suoni di Venasca è il primo parco tematico italiano di questo genere. Brossasco, centro dell’artigianato del legno, ospita la Porta di Valle – Segnavia, dove raccogliere tutte le informazioni e le proposte turistiche per la Valle. Alcuni chilometri fuori dall’abitato incontriamo il bivio per Valmala, importante centro religioso: migliaia di pellegrini e turisti ogni anno salgono al Santuario della Madonna della Misericordia. In inverno, al Centro Fondo di Valmala è possibile praticare lo sci di fondo su percorsi di diversa difficoltà.

In località Pian Pietro possiamo fermarci nella graziosa area sosta attrezzata Dusman o, nel caso volessimo ritornare nel fondovalle, Melle ci accoglie con la sua area comunale.

2° giorno:

Melle, con la vicina Frassino, è la patria del Toumin dal Mel, il formaggio simbolo della Valle Varaita, la cui tecnica di lavorazione si è tramandata di madre in figlia. Un’altra eccellenza di Melle sono le tisane bio della Valverbe, uno splendido connubio tra l’antica tradizione erboristica e la ricerca avanzata di nuove tecnologie di produzione.

Frassino, dotato come Melle di una comoda area comunale di sosta per i camper, ospita un interessante centro di documentazione sull’attività dei muratori e sull’architettura di media valle: il Museo “Lhi Mestres”. Inoltre, in frazione Chiaronto è sito un percorso avventura molto divertente (ad accesso libero).

Photo Credits Laura Stratta

Sampeyre è il centro di villeggiatura più importante della Valle Varaita, perché adagiato in un’ampia conca ai piedi del Monviso. Famosa è la Baìo di Sampeyre, festa tradizionale occitana che si svolge ogni cinque anni nel periodo di Carnevale e rievoca la cacciata dei Saraceni dal territorio. Ci sono ben tre campeggi a Sampeyre che possono ospitare i camper. Molto attivi in campo culturale e turistico sono i centri di Rore e di Becetto.

Appena a monte dell’abitato di Casteldelfino si stacca sulla sinistra il Vallone di Bellino lungo 9 chilometri. Il è costituito da 10 borgate, costruite secondo l’architettura alpina in pietra e legno. La peculiarità di queste borgate sono le colonne portanti rotonde realizzate in muratura, con pietre e malta, con altezze importanti fino a 10 metri, che rappresentano manufatti di alta maestria.

Il Comune di Bellino custodisce un ingente patrimonio gnomonico costituito da 34 quadranti solari completamente restaurati, che hanno fatto parte del progetto “Bellino Solare” che insieme al Museo del Tempo e delle Meridiane ed all’Osservatorio astronomico di Borgata Celle raccontano il corso del sole e delle stelle e come l’uomo da queste letture abbia iniziato a regolare ed organizzare le proprie attività.

A Pian Melezè, presso il rifugio omonimo, è presente un punto sosta camper, dove è possibile pernottare.

3° giorno:

Ritornati sulla strada principale ci dirigiamo verso Pontechianale, l’ultimo comune della valle, che è costituito da alcuni insediamenti, disposti a monte ed a valle del lago artificiale: è un centro di villeggiatura estiva e di sport invernali, con buone attrezzature turistiche e sportive, dotato di una capiente area di sosta comunale e di due campeggi in grado di soddisfare tutte le esigenze dei turisti itineranti.

Dalla zona dei campeggi, senza spostare il camper, possiamo raggiungere il piccolo villaggio di Chianale, uno dei borghi più belli d’Italia, con una semplice passeggiata di un’ora. Il borgo di Chianale è diviso in due dal torrente Varaita: le due parti sono collegate tra di loro da un antico ponte di pietra, vero simbolo del paese. Il resto del paese è un susseguirsi di antiche e caratteristiche case in ardesia e legno con bellissimi tetti in pietra “lose”.

Photo Credits Lucio Rossi

Il Museo del costume di Chianale ospita una ricca documentazione sui costumi della valle e sui prodotti dell’artigianato tessile.

Dalla primavera all’autunno è possibile raggiungere la Francia superando i 2.748 metri s.l.m. del Colle dell’Agnello: la strada è stretta, completamente asfaltata, ma percorribile con i camper.

Un territorio che ha ottenuto il riconoscimento dall’UNESCO come Riserva della Biosfera del Monviso, una terra discreta, ma di straordinaria bellezza e unicità.

Queste valli sono il territorio ideale per chi ama la montagna e la natura e soprattutto lo sport all’aria aperta: dal trekking alle passeggiate a cavallo; dal mountain bike all’arrampicata sportiva e su ghiaccio; dal kite surf al parapendio; dallo sci alpino a quello di fondo; dalla canoa al rafting.