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pecora sambucana

Fiera dei Santi

© Archivio Consorzio l'Escaroun

Informazioni
Consorzio L’Escaroun
0171 955555
PORTA DI VALLE - VALLE STURA
328 203 2182
PROGRAMMA 29-30 OTTOBRE 2022

L’ultimo weekend di ottobre il centro di Vinadio rivive una festa di antichissima tradizione: la Fiera dei Santi celebra la pecora sambucana con un ricco programma di iniziative per due giorni di allegria e divertimento.

La pecora sambucana

Nata e allevata fin dai tempi antichi in Valle Stura, la pecora sambucana prende il nome da Sambuco, paese dell’Alta Valle, dove da sempre l’allevamento ovino è praticato sui pascoli di montagna. Dalla primavera fino al tardo autunno questo ovino pascola tra i 2.000 e i 2.500 metri, privo di custodia e di ricoveri: ambienti rocciosi, disagiati, pietrosi e ripidi, temperature rigide nei mesi primaverili ed autunnali hanno fatto sì che la pecora “sambucana” assumesse una rusticità che la rende particolarmente adatta all’ambiente in cui vive.

© Archivio Consorzio l’Escaroun

La sua grande agilità le permette di percorrere ripidi canaloni, scoscesi pendii, attraversare pareti rocciose seguendo intelligentemente “les draios”, sentieri scavati nella roccia per raggiungere le vette e brucare gli ultimi ciuffi d’erba particolarmente saporita.

Trascorre il lungo periodo invernale nell’ovile nutrendosi con solo fieno locale. Passione e legame affettivo hanno contraddistinto il lavoro dei montanari nella cura dei loro greggi: la pecora sambucana è un’ottima produttrice di latte, carne e lana.

Un tempo il latte era utilizzato quasi esclusivamente per l’alimentazione degli agnelli o per il fabbisogno famigliare; oggi alcuni allevatori trasformano il latte eccedente in formaggio tipico locale “La touma”, di sapore particolarmente gradevole. L’agnello presenta un’ossatura molto piccola con una massa muscolare ben sviluppata, compatta e con assenza di striature di grasso filamentoso. Ha inoltre un sapore ottimo determinato anche dal tipo di alimentazione naturale somministrata alle pecore.

© Archivio Consorzio l’Escaroun

La lana è di ottima qualità, molto fine e fitta, il filo è leggero e lucente e presenta una buona resistenza ad essere strappato.

donna che fila la lana
© Archivio Consorzio l’Escaroun

Gli appuntamenti per la Fiera

Quello della Fiera dei Santi è un weekend ricco di appuntamenti: le strade del paese si trasformano in una vetrina a cielo aperto, con stand e bancarelle dove è possibile ammirare e acquistare manufatti in lana di pecora sambucana (maglie, coperte, guanti, gilet, giacche e gomitoli) e molti prodotti locali, tra i quali ricordiamo i tipici crousét, pasta tradizionale della Valle Stura, la cui produzione non si ferma neanche un secondo nella domenica di Fiera.

© Archivio Consorzio l’Escaroun

Le note della tradizione locale accompagnano i visitatori che si scatenano nelle danze occitane a ritmo di musica, per poi dedicarsi alla degustazione della pregiata carne dell’agnellone sambucano “tardoun”, mentre una giuria, formata da giovani allevatori della Valle e da esperti di razze ovine, è impegnata già dal sabato nella la scelta dei capi migliori che sfileranno il giorno successivo, concludendosi con la premiazione degli allevatori, proprietari degli ovini migliori.

Prodotti locali, esposizioni, concerti, spettacoli e danze occitane richiamano ogni anno un folto pubblico per due intere giornate che permettono ai visitatori di trascorrere gioiosi attimi di festa e di rivivere le antiche tradizioni legate al mondo della pastorizia.

Un territorio che ha ottenuto il riconoscimento dall’UNESCO come Riserva della Biosfera del Monviso, una terra discreta, ma di straordinaria bellezza e unicità.

Queste valli sono il territorio ideale per chi ama la montagna e la natura e soprattutto lo sport all’aria aperta: dal trekking alle passeggiate a cavallo; dal mountain bike all’arrampicata sportiva e su ghiaccio; dal kite surf al parapendio; dallo sci alpino a quello di fondo; dalla canoa al rafting.